Al Palavesuvio il raduno delle più promettenti giocatrici campane classe 2009 e 2010 La Fip Campania ha fissato tre sessioni di allenamento nei giorni di lunedì 13 e mercoledì 15 novembre, ai quali susseguiranno altri allenamenti, in relazione al progetto “Academy Italia Femminile 2024”, in cui le giovani promesse del basket femminile campano nate negli anni 2009 e 2010 hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra sotto gli occhi attenti di coach Valentina Calandrelli, in collaborazione con coach Nunzio Martone. Questo progetto ha l’obiettivo di iniziare già dalla prima adolescenza a monitorare le atlete che nel futuro comporranno il roster della nazionale; proprio per questo, le giovani atlete convocate sono state suddivise in tre gruppi in modo tale da permettere agli allenatori di osservare con maggiore attenzione ogni singola giocatrice. In casa Cestistica Benevento, oltre all’importante incarico ricevuto da coach Calandrelli, le buone notizie non finiscono qui infatti, Sofia Scarinzi, Giusy Luciano e Cristina Fragnito, provenienti dal settore giovanile, sono state convocate per questo raduno, che regalerà loro un’esperienza non da poco. L’importanza di questo progetto, appunto, va oltre la formazione tecnica delle giocatrici, in quanto rappresenta l’occasione di comprendere come funziona realmente il mondo della pallacanestro professionistica. Iniziative di questo genere risultano fondamentali per forgiare atlete in grado di rappresentare la nostra nazione, come possiamo comprendere dalla seguente intervista a Valentina Calandrelli in relazione a questa iniziativa. L’intervista: Quali sono state le sue emozioni quando le è stato proposto questo incarico e cosa si prova a far parte di un progetto importante per il futuro del movimento cestistico femminile? “Sono stata molto contenta e anche sorpresa, non è la mia prima esperienza col comitato regionale fip, da giovane ho avuto la fortuna di essere assistente di bravi allenatori che mi hanno insegnato molto e anche la fortuna di allenare giocatrici oggi conosciute nel panorama cestistico femminile nazionale. Questa volta con una consapevolezza diversa e con piú senso di responsabilitá, essendo all’interno di uno staff competente, spero di trasmettere soprattutto entusiasmo ed amore per il basket, due elementi fondamentali sia per accrescere l’entusiasmo per quel che si fa e sia anche per superare le difficoltà che si creano quando seriamente si vuol praticare uno sport. E poi con Massimo Massaro RTTf e Nunzio Martone oltre a tutti gli altri allenatori, credo che sará per me un arricchimento continuo.” Che cosa la colpisce principalmente riguardo le nuove generazioni di atlete? Quali sono le caratteristiche fondamentali che cerca nelle giovani giocatrici?” “Io parto dal presupposto che non ci siano generazioni migliori di altre, credo ci siano generazioni diverse che si plasmano nel periodo storico in cui vivono, detto ció in una societá frenetica come la nostra con ragazze che hanno mille impegni e anche distrazioni, il fatto che scelgano di trascorrere parte delle loro giornate in palestra mi fa capire come comunque una fiamma accesa ci sia in ognuna di loro…poi sta a noi trovare la password corretta per far crescere in loro la voglia di migliorarsi sempre piú. Io in loro cerco di cogliere prima di tutto amore per quel che fanno, cerco di capire quanto parta da loro stesse stare in palestra come stimolo intrinseco, dopo di che in loro sono io che devo mettere un semino ed aiutarle ad innaffiarlo ogni giorno, per far uscire da lí ogni loro potenzialità fisica, mentale e tecnica, una potenzialitá che ognuna poi puó trasferire nel proprio percorso di vita e potrá utilizzare nei vari ambiti.” -Perché sono importanti questi raduni per lo sviluppo delle future atlete della nazionale? “Io credo che siano importanti per il confronto. Riguardo alle giocatrici per allenarsi con ragazze diverse dalla propria squadra, questo fa crescere e apre la mente. Riguardo noi allenatori perché, soprattutto per come è concepito in Campania, è un’ottima possibilità di incontro e confronto tra noi allenatori. Per la federazione credo sia importante avere un monitoraggio a livello giovanile del movimento femminile regionale da inglobare poi sul piano nazionale.”

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