BUCCINO (SALERNO) – Lunedì pomeriggio allo stadio “P. Via” di Buccino la gara tra la formazione Juniores del Buccino Volcei e della Poseidon valida per la prima giornata di campionato è stata sospesa dal direttore di gare. In queste ore la società del Buccino Volcei legge, con enorme rammarico, le dichiarazioni di alcuni esponenti della formazione capaccese che parlano di “grave atto di violenza” da parte nostra e addirittura di “aggressione” da parte di alcuni tifosi. In particolare si legge che dopo un fallo subito da un proprio giocatore “improvvisamente un gruppo di tifosi ha invaso il campo e ci ha aggrediti”.
“Tale ricostruzione – dichiara il presidente del Buccino Volcei Gaetano Del Chierico – è totalmente errata e priva di fondamento ed offende oltremodo il pubblico di Buccino che da sempre si contraddistingue per sportività e lealtà. Ci tengo a precisare – prosegue il numero uno rossonero – che ero io stesso presente sugli spalti e mi duole dover smentire le parole di chi, giustamente, vuole difendere la propria squadra ma ahimè ha preso un abbaglio in questa vicenda. L’invasione ai fini di aggredire i ragazzi della formazione avversaria – aggiunge il presidente Del Chierico – rappresenta una grave bugia. Gli animi si sono surriscaldati e per evitare che la situazione precipitasse io stesso sono sceso in campo per cercare di portare la calma. Con me anche alcuni genitori dei ragazzi presenti in tribuna. Per tanto nessuna aggressione da parte dei tifosi ma soltanto un senso di responsabilità che probabilmente non è stato colto dai rappresentanti della formazione avversaria che – sottolinea il numero uno rossonero – con simili dichiarazioni a mezzo stampa vogliono infangare il nome di questa società e questi ragazzi che vanno in campo per giocare a calcio e non per provocare gli avversari. Infine – conclude il presidente Del Chierico – il risultato che stava maturando sul campo, 1-0 in favore dei nostri ragazzi, non potrebbe giustificare l’invasione. Quindi siamo difronte ad una mistificazione della realtà, fatta in buona fede che però lede la nostra immagini e la nostra storia calcistica”.